
La bellezza del nostro Paese si misura anche (e forse soprattutto) nella sua ricchezza enogastronomica. In ogni regione, ma anche all’interno delle stesse ci sono numerose differenze con varianti da città a città, si possono trovare prodotti tipici, che rispecchiano la storia più intima e profonda di quella terra. Ed è il caso del mandarinetto di Napoli.
I sapori di una volta per una storia sempre nuova
Napoli è una delle località del nostro Paese più affascinante in termini di ricchezza, varietà ed entusiasmo. Sono diverse le ricette tipiche che è possibile gustare da queste parti, come www.napolifans.it testimonia e quella del mandarinetto è tra quelle che lascia maggiormente affascinati coloro che hanno la fortuna di assaggiarlo per la prima volta. Il mandarinetto, il liquore al mandarinetto è una variante curiosa e per molti aspetti inedita, rispetto al più celebre limoncello.
Questo liquore è ottimo innanzitutto come digestivo, da servire dopo un pasto e da gustare, preferibilmente fresco, in compagnia dei propri ospiti. È ideale anche per accompagnare l’assaggio di qualche dolce o, ancora, per aromatizzarne alcuni o per utilizzarlo nella preparazione della macedonia.
È quindi un liquore molto versatile e anche per questo molto raccomandato. La ricetta per prepararlo di per sé non è troppo complessa e nemmeno troppo dispendiosa dal punto di vista temporale, ma bisogna considerare che serve una settimana circa per far macerare nell’alcol la scorza dei mandarini. Ma andiamo con ordine scoprendo prima quali sono gli ingredienti di cui avremo bisogno per ottenere il liquore al mandarino e poi quali sono i passaggi per poterlo preparare.
Gli ingredienti
Per preparare il mandarinetto avremo bisogno dei seguenti ingredienti:
- 1 kg di zucchero;
- 1 litro di alcol puro (per uso alimentare);
- 1 litro di acqua;
- Scorza di venti mandarini (non trattati).
La preparazione
La prima cosa da fare per procedere alla preparazione del liquore al mandarino è quello di lavarli sotto l’acqua corrente e asciugarli attentamente utilizzando un canovaccio. La fase successiva, quella per molti aspetti più delicata e decisiva per la realizzazione del mandarinetto, è quella della rimozione della scorza da ogni mandarino. È importante rimuovere solo la scorza, ovvero la parte arancione, e raccoglierla in una bacinella molto capiente.
A questo punto aggiungiamo anche l’alcol puro e lasciamo macerare per una settimana, coprendo la bacinella con della pellicola trasparente e lasciando il tutto a temperatura ambiente. Trascorsa la settimana prendiamo un pentolino, vi mettiamo dentro lo zucchero e lo mettiamo sul fuoco, aggiungendo un po’ per volta dell’acqua, in modo da creare uno sciroppo (l’importante è che non sia troppo denso). Una volta che il caramello avrà ottenuto un colore ambrato dovremo aggiungere l’altra acqua che abbiamo preparato e lasciare raffreddare il tutto (mediamente ci vorranno circa trenta minuti).
L’ultima fase della preparazione prevede di prendere il macerato di alcol e scorza di mandarino e aggiungervi lo sciroppo che abbiamo appena finito di preparare con lo zucchero. Mescoliamo bene il tutto filtrando poi il composto ottenuto in modo da eliminare tutte le scorze.
Ora possiamo imbottigliare il mandarinetto e conservarlo in un luogo asciutto e fresco. Il consiglio è quello di gustare e servire il liquore al mandarino non prima di un mese da quando è stato preparato.
Consigli utili
Per chi volesse donare un tocco di novità e un sapore ancora più particolare a questa bevanda, può aggiungere qualche chiodo di garofano (tre o quattro, non di più), in modo da ottenere un gusto più deciso. Una volta che la bottiglia di mandarinetto è stata aperta, bisogna conservarla in frigorifero, avendo cura di richiudere la bottiglia sempre con molta attenzione.